Aveva tal genio d’impedire i peccati che oltre l’impiegare negli incontri tutto quello che poteva del suo, se avesse potuto convertire in tanto oro il proprio sangue pensava che sarebbe morta tante volte.
Leggendo nel libretto sulla meditazione il versetto: < INSPICE ET FAC SECUNDUM EXEMPLAR> si riempì d’un sentimento così forte che durò vari giorni: si sentiva chiamata ad imitare il Crocifisso. Nello stabilire le Regole della Figlie della Carità decise di ispirarsi sulle virtù del Crocifisso. ( MdC “Memorie”)